La Corte di Cassazione Penale, Sez. III, con la sentenza del 12 febbraio 2021 n. 5608 si è espressa sul regime di incompatibilità della custodia cautelare in carcere – quale misura cautelare personale- in tempo di emergenza da Covid-19.
Ai sensi dell’art. 275, comma 4-bis del cpp, l’incompatibilità del regime carcerario di cui sopra, deve essere concreta ed effettiva, e non ipotetica e potenziale, dovendosi tener conto delle patologie da cui risulta affetto il soggetto ristretto, tali da comportare in caso di contagio, l’insorgere di gravi complicanze o la morte dello stesso.
Pertanto, il rischio di contrarre l’infezione deve essere valutato alla luce delle specifiche misure di prevenzione adottate nell’istituto per garantire la distanza di sicurezza tra detenuti ” a rischio “, nonché della possibilità che i detenuti che presentino condizioni di salute precarie possano godere del trasferimento presso altri istituti o presso strutture sanitarie più adeguate del circuito penitenziario.